Lejeune

Jacques LEJEUNE

Testimonianza di un ex-Testimone di Geova

 

Mi chiamo Jacques Lejeune. Sono stato Testimone di Geova durante 17 anni, del 1985 al 2002. Sono un esperto contabile e consigliere fiscale e sono stato escluso perché ho difeso uno dei miei clienti Testimone di Geova contro i dirigenti della setta. Recavo disturbo e hanno preferito farmi stare zitto.

 

Il motivo della mia esclusione non ha pertanto solo poca importanza perché tutta la società ha diritto di escludere uno dei suoi membri. Quello che ho contestato e continuo a contestare davanti ai tribunali, è la discriminazione della quale sono vittima.

 

I miei vecchi co-religionari non possono più dirmi liberamente un semplice buongiorno rischiando d’essere loro stesso esclusi. Per di più, mia moglie è sempre Testimone di Geova e questa situazione crea delle tensioni al livello familiare.

 

Per la prima volta in Europa, la Corte d’Appello di Liège ha deciso , fanno qualche settimana, il 6 febbraio 2006, che le consegne scritte date da Testimoni di Geova all’incontro degli esclusi  costituisce un ostacolo alla libertà di culto. Di fatti, per potere rilasciare dei legami con la loro famiglia, gli esclusi devono ridiventare Testimone di Geova. Si tratta dunque di una prima vittoria.Per tanto, la Corte non ha condannato i Testimoni di Geova,  poiché dice nel suo giudizio: “La vittima”, cito, “deve provare che una discriminazione è accaduta nel suo  incontro personale” cioè, concernando me stesso, personalmente. Dunque, la legge del 25 febbraio 2003 contro la discriminazione stipula che quando la vittima della discriminazione invoca dei fatti che permettono di presupporre l’esistenza di una discriminazione, la carica della prova dell’assenza di discriminazione spetta alla parte avversa, sarebbe a dire qua ai Testimoni di Geova. Una presunzione di discriminazione basta dunque in Belgio. A quel proposito, la legge belga è esemplare e meriterebbe senza dubbio di essere seguita in altri paesi Europei. E una grande novità della quale non ha preso in considerazione la Corte d’Appello di Liège.

 

Ho dunque chiesto al mio avvocato alla Corte di Cassazione, la Corte Suprema del Belgio, di progettare la rottura del giudizio per potere condannare i Testimoni di Geova in ragione delle loro consegne discriminatorie. La mia vittoria potrebbe essere ,cosi , totale. Adesso aspetto delle notizie dell’avvocato della Corte di Cassazione di là a qualche settimane.

 

La decisione della Corte d’Appello di Liége e la sua traduzione inglese era a disposizione dei partecipanti.