Pasteel

Michel Pasteel

Membro del Gabinetto della Signora Laurette Onkelinx

Ministro della Giustizia

 

La ringrazio Signor Presidente, trasmetterò i suoi ringraziamenti alla Signora Ministro che desidera presentarvi le sue scuse. Effettivamente è stata trattenuta da altre occupazioni, tutte riguardanti l’esercizio finanziario visto che il governo è ora in pieno conclave sul bilancio.

Teneva a ringraziare in particolare il Presidente della FECRIS  per averla invitata a prendere la parola oggi.

 

Come avete sentito, l’iniziativa della FECRIS si inserisce particolarmente bene nell’attualità belga. Infatti il Parlamento, grazie all’intermediazione del gruppo di lavoro della Camera dei rappresentanti, si è appena dedicato alla problematica delle organizzazioni settarie dannose, e ha comunicato conclusioni particolarmente ricche che indicano, come sospettavamo, che c’è ancora tanto lavoro da fare. In Belgio, come sapete, da più di dieci anni ormai una commissione d’inchiesta parlamentare ha tracciato l’elenco delle cose da fare. Più tardi il signor Serge Moureaux vi esporrà  lo storico delle sue raccomandazioni.

 

Si possono già sottolineare alcune importanti iniziative risultate da tali raccomandazioni:

 

  • La creazione nel 1998 del « Centre d’Information et d’Avis sur les Organisations Sectaires Nuisibles »[1] (C.I.A.O.S.N.)
  • La creazione della Cellula amministrativa di coordinamento contro le organizzazioni settarie dannose,
  • Nel 2002, la creazione di una Procura federale che evidentemente è un elemento importante poiché ha il ruolo di trasmettere informazioni e di coordinamento.

 

Già da alcuni anni la Signora Ministro è sensibile alla problematica delle organizzazioni settarie dannose. D’altronde quando era Ministro Presidente della Comunità Belga-Francese fu all’origine della pubblicazione di un fascicolo intitolato “Gourou, Gare à toi” [“Guru, stai attento!”].

 

In qualità di Ministro della Giustizia, la signora Onkelinx naturalmente continua ad essere vigile e ha già preso alcune iniziative in materia. Come ad esempio l’ordinanza reale che ha reso più operativa la Cellula di coordinamento citata poc’anzi e che sarà pubblicata sul  Moniteur belga mercoledì prossimo. Sottolineo anche l’attuale iniziativa che deve essere discussa dal governo, che dovrebbe essere sottoposta al Consiglio dei Ministri il 31 marzo, relativa al progetto di legge che ha lo scopo di reprimere l’abuso di persone in stato di ignoranza o di debolezza.

 

Si tratterà di una modifica del codice penale avente lo scopo di stabilire un reato autonomo simile a quello previsto nel diritto penale francese dalla legge About-Picard, che sarà discussa in seguito.

 

Un’osservazione riguardo a quel progetto: questo reato specifico sarà accompagnato da una circostanza aggravante in caso di decesso. Si tratta di una novità, soprattutto se si pensa al concetto di induzione al suicidio, che ad oggi non è punibile dal diritto penale belga.

 

Sapete che attualmente depositate al Parlamento giacciono anche le proposte di legge di cui vi parlerà il signor Malmendier. E’ certo che un’iniziativa legislativa che crea un reato specifico permetterà di definire meglio e di facilitare la politica penale in materia.

 

Ovviamente la riflessione può essere svolta su altri punti e ad altri livelli, e sono sicuro che sarà ricca in informazioni e scambi. E’ certo che la dimensione internazionale delle sette che avete scelto come tema del vostro convegno è un elemento importante della questione, e che l’accelerazione dei mezzi di comunicazione come Internet implica una collaborazione più stretta tra le autorità. Sappiamo che non è sempre facile organizzarsi a diversi livelli e in particolare a livello europeo, e sono precisamente queste difficoltà organizzative di cui beneficiano alcune organizzazioni nello sviluppo internazionale delle loro attività.

 

Sulla scena internazionale, nel quadro dell’OSCE di cui assumeremo la presidenza quest’anno, il Belgio è stato più volte, come sapete, preso in mira per la politica che porta avanti in materia di organizzazioni settarie dannose. La via seguita dal Belgio forse non è delle più comode, però è necessario tenere a mente che diversi diritti e libertà che garantiamo nel nostro paese hanno comunque certi limiti.

 

La Signora Ministro non apprezza affatto le dichiarazioni con cui un certo numero di associazioni settarie cerca di affermare la propria legittimità, sotto la copertura della libertà di religione e di filosofia e, nel farlo, scredita sistematicamente il nostro paese sulla scena internazionale. Si è già espressa in merito, la dignità dell’individuo e la protezione che l’autorità deve assicurargli prevalgono ed ispirano a proseguire per la strada intrapresa.

 

E’ ovvio che, in un quadro globale, non si possono ignorare le libertà fondamentali e il necessario equilibrio tra libertà di culto e suo esercizio pubblico, e il diritto di associazione. Tali libertà sono ad esempio anche garantite a livello internazionale dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo. E’ noto a tutti che qualsiasi intervento dell’autorità deve avvenire nel rispetto del principio di proporzionalità ed è in questo quadro che deve inserirsi la vigilanza attiva che ci proponiamo.

 

Mi fermo qui per non anticipare gli interventi che seguiranno, e vi porgo il benvenuto in Belgio a nome della Signora Ministro. Vi auguriamo un incontro fruttuoso di cui attendiamo con grande interesse le conclusioni.

 

[1] Centro d’informazione e di opinione sulle organizzazione settarie dannose